Nei giorni scorsi la G.A. Michele Alebardi con il fratello Filippo hanno effettuato una rara ripetizione della poco conosciuta Cresta di Santa Caterina alla Nordend. Un’idea nata lo scorso anno per festeggiare i 50 anni di Filippo e non ancora concretizzata per vari motivi.


La via è stata aperta nel 1906 dalla Guida vallese Franz Lochmatter in compagnia del fratello e del Capitano irlandese Ryan. Lochmatter fu sicuramente uno dei più grandi alpinisti della sua epoca – con spedizioni nel Tien Shan e in Karakorum a inizio ’900, raggiungendo quote oltre i 7000m.
La salita della Cresta, avvolta per molti anni nel mistero, fu ripetuta anni dopo dallo stesso apritore. Non avendone rilasciato relazione dettagliata, fu ascesa da altri per constatarne i gradi dichiarati; e la seconda ripetizione risale al 1937.

Michele e Filippo hanno raggiunto il Bivacco Città di Gallarate, che si trova a mezz’ora circa dal colle dove inizia la salita. Dopo una prima fascia rocciosa fino al V+, la via segue placche oblique da affrontare con i ramponi ai piedi. I tiri di misto si alternano con fessure impegnative, placche e una cresta finale decisamente aerea che li porta alla vetta.
Sicuramente una salita di grande soddisfazione (“con il miglior compagno che ogni alpinista vorrebbe avere”), con una vista “privilegiata” sull’iconica parete est del Monte Rosa.
Da non sottovalutare per esposizione, sviluppo, quota di arrivo (4612m) e impegno complessivo. Come dice Michele, per questo genere di salita ci vuole intuito!
Ultima considerazione di Michele: non è una salita per tutti, i tempi di percorrenza sono lunghi, l‘avvicinamento non è da sottovalutare perché si trova su un ghiacciaio molto crepacciato con terminale impegnativa da superare.
Per gli amanti delle statistiche:
- 1400D+ fino al bivacco a 3930 mt,
- Dal bivacco700m V/V+ TD+
- 2400D- per arrivare al trenino



